Rom ed emergenza rifiuti i temi caldi del governo

campo rom di giugliano in campania. mano di bambino

L’emergenza rifiuti sacrifica ancora Giugliano. Assemblea a Taverna del Re contro riapertura
L’emergenza rifiuti, i campi rom e l’immigrazione clandestina sembrano essere i temi scottanti del primo Consiglio dei ministri che si terrà il 21 maggio proprio a Napoli. Di emergenza in emergenza. Dopo i fatti di Ponticelli, non si vive sereni manco al campo rom di Giugliano, dove non arriveranno gli sfollati di Ponticelli, come tutti hanno immaginato, nè si parla di sgomberi, ma dove il clima di tensione è comunque alle stelle. Intanto ieri Berlusconi ha detto di puntare sulla riapertura delle discariche, compresa Chiaiano, per risolvere il problema dei rifiuti per strada…
C’è di storto che i siti aprono sempre nel Giuglianese. A ridosso di Marano oppure, ultimissima ora, di nuovo a Taverna del Re, a Giugliano. Mi astengo dai giudizi, rischierei di scrivere solo una serie di bip. Stasera a Marano si tiene una fiaccolata, domattina una passeggiata nella selva di Chiaiano e un assaggio di torte fatte in casa per sensibilizzare i residenti. In contemporanea, a partire dalle 10, all’ingresso di Taverna del Re si riunisce il comitato ambientalista per discutere di azioni di protesta contro l’ipotesi di riapertura del sito di “ecoballe” chiuso a fine dicembre 2007 dopo due anni di attività e 60 giorni di presidio e scontri con la polizia.  
 
 
 
 
 

 

6 risposte a "Rom ed emergenza rifiuti i temi caldi del governo"

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  1. L’emergenza del problema rifiuti oramai ha assunto una rilevanza davvero tragica.
    Fingere di non accorgersi che è in gioco il destino dei nostri territori è solo un masochistico gioco al massacro.
    E’ in questi momenti che la politica deve diventare strumento risolutivo delle esigenze reali della collettività, senza parlare linguaggi incomprensibili e agendo rapidamente perchè i tempi non consentono di rimandare decisioni che vanno assolutamente prese.
    Una intera classe politica locale ha fallito nel suo compito ed a questa classe politica non è concessa alcuna prova d’appello, anzi la si deve
    escludere senza se e senza ma, da ogni prospettiva futura.
    Non è concesso più a nessuno di cambiare vestito per l’ennesima volta e presentarsi come il “nuovo” o peggio ancora “il diverso”.
    Chi ha responsabilità del tracollo politico, sociale ed economico delle nostre terre va individuato e tenuto lontano dalla gestione della cosa pubblica poichè ha già dato abbondanti prove delle sue vuote o mediocri capacità.
    Non possiamo più tacere, altrimenti diventiamo complici di chi ha inferto colpi mortali al nostro futuro, negandoci oggi ogni speranza.
    E’ necessario inaugurare urgentemente una stagione costituente delle singole realtà locali del Partito Democratico.
    Dobbiamo muoverci e subito, poichè altrimenti saremo travolti dagli eventi che allo stato si prospettano addirittura funesti.
    Una stagione di dialogo vero va inaugurata quanto prima.
    Facciamoci insieme promotori di una ventata di vita per un Partito Democratico che si sostanzia di pura passione politica, memori delle alte tradizioni storiche di cui ognuno di noi è pur sempre portatore.
    Affido ad ognuno di voi questo mio sfogo e resto in attesa di un confronto su queste mie brevi riflessioni.
    Con cordialità.
    Biagio Napolano

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  2. il Pd deve farsi carico di un confronto vero, ma la situazione nei circoli è desolante. I dirigenti hanno fatto scelte sbagliate, le nomine dei coordinatori non sempre sono condivise e le primarie vere ancora lontane…Poi Veltroni applaude in parlamento e io mi dico che ho fatto bene a sostenere Generazione U.

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  3. E’ vero che desolazione in questi giorni mi viene da piangere, tra cumuli d’immondizia, discariche che vogliono metterci sotto casa, attacchi a rom e in parlamento non si sa se esiste opposizione. Proposte per risolvere davvero i problemi non ci sono, per non parlare poi delle scelte dei politici locali, che disastro e Napoli ne sta facendo le spese come mai prima. Piangere però non è permesso bisogna trovare il modo di rialzarsi, Biagio hai ragione penso che sia necessario fare politica per pura passione provando a riprenderci la speranza, altrimenti resta solo quel “fuitevenne”.

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