Disc-arica. Perchè opporsi a una parola musicale?

Una parola che contiene un insieme di suoni non può significare una cosa nociva, no? Se ne saranno convinti anche in Regione dopo che per anni questa tesi è stata portata avanti con discreto successo anche dal commissariato di governo per l’emergenza rifiuti. Una discarica nuova di zecca al Castagnaro, sulle pendici del Gauro, tra Pozzuoli e Quarto – meta di raffinati e pigri escursionisti che amano affacciarsi sui laghi e sul mare buttando un occhio sul parco degli americani – è musica per le orecchie fini…di chi del ciclo della monnezza sa fare affare, il suo.  Ovviamente. E in barba al nostro diritto alla salute e al dolore, fortissimo, che provoca l’impotenza di vedere distrutti i paesaggi. Così se ne annuncia un’altra, la numero enne, nella verde campagna del litorale di Giugliano, nella zona di Masseria Campitello, proprio mentre l’amministrazione comunale promuove la riscoperta delle antiche masserie e tenta invano da qualche tempo di approvare in Consiglio comunale (il prossimo appuntamento in aula è per il 20 marzo) il nuovo regolamento di salvaguardia delle abitazioni rurali ancora in piedi. Poche, in verità.  E nessuna sottratta alla monnezza.

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