Come sono buone le arance solidali di Rosarno

Scrive e risponde a decine di mail al giorno, prende gli ordini e poi con cura distribuisce tra le Teste di legno del napoletano le quantità richieste. Assegna territori, studia i percorsi, trova i mezzi di trasporto, si occupa di recuperare i chili andati smarriti e i contenitori. A Napoli  sono arrivate ieri, anche per i camminatori Lerka Minerka, le arance di Rosarno, distribuite anche a San Giorgio a Cremano e a Qualiano. E, per il secondo anno di seguito, per noi si è fatta carico dell’impresa Roberta, attivista del Gas napoletano dedicandosi con grande impegno. Lei è così, non si risparmia. Risparmiamo noi, guadagnandoci salute e l’idea di aver fatto una bella cosa anche in tempi di crisi come questo. La solidarietà fa bene allo spirito e consente a tutti anche di capire cosa succede laggiù, dopo la rivolta dell’anno scorso. Con la stagione delle arance, a Rosarno son tornati gli africani, complici le primavere arabe e la tragedia della guerra in Libia, e la campagna di solidarietà che Equo Sud, insieme all’Osservatorio Migranti Africalabria, ha avviato lo scorso inverno con le “arance etiche dalla piana”, adesso prosegue anche con le clementine e l’olio. Prodotti che alimentano questo circuito della solidarietà col quale – scrivono i rappresentanti di Equosud –  si tenta di combattere il circolo vizioso che dal malessere crescente fa nascere il razzismo, mettendo poveri contro poveri a nascondere le reali responsabilità, politiche ed economiche, di questa situazione”. Hanno aderito i Gruppi di Acquisto Solidali (Gas), il Gridas di Scampia, Friarielli e altre associazioni. E anche i Lerka Minerka hanno risposto all’appello. Evviva!

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