Armato di colla, sabotava la serratura della porta del vicino, sicuramente altrettanto odioso e molesto, viene ripreso e denunciato dalla vittima dello scherzo da buontempone degno del film “Amici miei”. Lui finisce nei guai e fa una figuraccia coi colleghi, ma si guadagna la simpatia del partito “delle cause condominiali perse”. Un riscatto dignitoso (perchè è un giudice ad agire) per chi non ha mai avuto il posto auto, per chi viene svegliato alle 6 del mattino dai rumori dello scarico del bagno del vicino, per chi non riesce a riposare il pomeriggio perché la tipa isterica del piano di sopra si allena col tappeto cingolato in casa o passa il folletto. Niente che faccia notizia, peró. In questo caso il protagonista è un magistrato -anche uno di quelli da inchiesta importante, eh, come le violenze del G8- e tutti se la ridono. La notizia – che doveva restare top secret- ha fatto il giro della Procura di Genova ed è rimbalzata dalle agenzie ai tg nazionali. Ma cosa gli costerà questo scherzo innocente? Speriamo solo un po’ di scuorno e qualche battuta da bar. Io, fossi stato il vicino, anziché riprenderlo e sputtanarlo pubblicamente (azione premeditata e di difesa eccessiva secondo me) gli avrei rigato la macchina blu risolvendo la cosa tra “gentiluomini”. Gli uffici giudiziari dovrebbero occuparsi di altro, no?
Viva il magistrato burlone
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Io, invece, gli avrei bucato una gomma. O forse due. Ehehehe. Se il premier racconta impunito barzellette sconce nei summit internazionali e compie atti condannabili da legge e morale, gridare allo scandalo e aprire un’inchiesta per uno scherzo mi sembra esagerato.
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