I nostri talenti sempre in fuga all’estero o al nord

vestiti in mostra al museo del tessile. foto di genny manzoSiamo capaci di formare grossi talenti nel settore del tessile e poi di regalarli alle aziende del nord. Una ricchezza che ci sfugge di mano, insomma, e che a Napoli resta sul territorio solo come fenomeno culturale.

Una mostra di abiti sfarzosi e perfetti, ma che non attrae le imprese campane. Così succede di dover emigrar anche agli artigiani scoperti, addestrati e istruiti alla Fondazione Mondragone che gestisce il Museo del tessile e dell’abbigliamento nei quartieri spagnoli di Napoli, con collezioni importanti di abiti, e che ha appena inaugurato il proprio contributo al Barocco, tema delle rassegne culturali del maggio napoletano. In mostra nei giardini aldobrandini – gestiti dall’associazione Loro di Napoli– e nelle sale del museo le riproduzioni di scene, con abiti in tessuti preziosi e a grandezza naturale- dei quadri di Velàzquez.

Un percorso di suggestioni di pizzi e velluto, che potrà essere visitato fino al 2 giugno. E’ il frutto del lavoro messo a punto dal Laboratorio di costume della Fondazione Mondragone, presieduta da Giulia Parente, diventato il punto di riferimento delle aspiranti costumiste. Il dato positivo: le allieve diventanto bravissime e trovano subito un’occupazione. Il dato sconfortante: trovano sì lavoro, ma devono trasferirsi al nord.

Che dire: è il destino dei talenti napoletani.

6 risposte a "I nostri talenti sempre in fuga all’estero o al nord"

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  1. quello che cerchiamo, in molti casi, è a pochi passi da noi. scappare (tranne che per motivi estremamente gravi) non è mai bello e, soprattutto, non risolve i problemi. spesso ci si illude, cara sandrine.

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  2. Questi argomenti vengono affrontati sempre con frasi fatte. Ma chi sta bene a napoli e nella sua provincia? Chi dice che vive bene lo dice perchè non ha mai provato a vivere altrove o perchè è uno che contribuisce a questo stato di cose. Da noi si vive non male nè malissimo. Non si vive, questa è la cruda verità. Parliamo di Giugliano: Non c’è un cinema non c’è un luogo per ritrovarsi, non c’è un bar degno di tale nome dove potre prendere un caffe in santa pace, non c’è un canile nè vi è attenzione per i tanti randagi che sono per strada, non c’è controllo sulle strade, le strade sono ridotte in uno stato pietoso, abusivismo edilizio galoppante, corruzione, mare inquinato, discariche a quante ne vuoi, ecoballe, incendi di pneumatici che inquinano ancora di più l’aria, strade sporche, raccolta differenziata che fa ridere….scusate se ho dimenticato qualcosa. Ma perchè una brava persona che paga le tasse <e cerca di comportarsi bene avendo la possibilità di andare via da questo inferno dovrebbe invece rimare qui? Perchè chi vai via da questa chiavica di città deve sentirsi dire che è scappato?

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